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Cherasco è casa mia

Cherasco è una mansarda a due entrate e per arrivare fin lassù ci si arrampica decisi per scale a chiocciola con parecchie curve. Cherasco è un sottotetto piccolo e ospitale: entrata living, cucina essenziale con piano snack e un ampio soppalco per la zona notte. Spazi perfettamente sfruttati, materiali di pregio, scelti con cura e valorizzati da un bel contrasto di colore.

Cherasco è l’ampio piano nobile di un palazzo signorile, con bei salotti affrescati del ‘600 e pezzi unici pregiati (ma non ostentati) in fila a far mostra di sé e a riflettersi nelle specchiere, sotto la luce fioca. Al centro c’è un immenso salone delle feste, con un arco candido sullo sfondo, in cui passeggiano turisti stranieri con in mano un gelato o due baci di cioccolato. Dalla parte opposta invece si apre un’ampia galleria scoperta, costeggiata da un dipinto ombreggiato che rappresenta un viale di ricciuti platani centenari, con un castello Visconteo che si staglia sullo sfondo. I platani del dipinto, dicono, cambiano il colore delle chiome secondo le stagioni, e in autunno sono una tavolozza di verdi e marroni e rossi mescolati. Dicono, e fino ad ora nessuno ha mai smentito.

Il piano nobile del palazzo ha poi uno studiolo affrescato a tinte vive con temi biblici, pieno di ricordi e mobili antichi e quadri d’autore e sigilli e monete, tanto ricco ed austero da sembrare un minuscolo museo. A fianco dello studiolo si erge maestosa una cappella consacrata, dedicata alla Madonna del Popolo, austera di mattoni dal di fuori ma luminosissima, dentro, di cieli e puttini alati realizzati con lo stucco. Dal terrazzo si scorge un giardino rigoglioso, attraversato da una snella passeggiata a mezza luna, con bizzarre punte a ricordo di una stella, con accanto orti coltivati con amore a pomodori, verze e fagiolini.

Cherasco è anche un loft, moderno e sofisticato, con pavimento in resina grigio laccato e tocchi di puro colore e legno per scaldare l’ambiente. L’illuminazione è data da lampioni tondeggianti che emanano una luce morbida e accogliente.

Cherasco è un attico. Sui generis però. Senza le pretese e gli eccessi degli ultimi piani veramente alla moda. E’ un attico alla buona, di quelli in cui appena entri ti dimentichi di essere in un luogo très chic e ti senti immediatamente a casa tua, comodo come su quelle sedie da riunione che subito sembrano rigide e professionali ma poi, con uno scatto, ti accompagnano complici e morbide mentre ti siedi.

Cherasco è un soppalco, agile e leggero, che svetta in alto come un letto dell’Ikea, attrezzato di tutto punto per una vita un po’ sopra le righe, per guardare davvero (e non solo metaforicamente, come si dice in giro) un po’ tutti dall’alto in basso. E non importa se il lenzuolo del letto sul soppalco alla fine, tira e tira, qualche piega la fa sempre.

Cherasco è un righello lucido di asfalto e di pavé, steso dritto tra un arco e l’altro.

Cherasco è casa mia.

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